“Luigo”, 2017 di Stefano Usardi con Angelo Colombo, prodotto da FIfilm
Luigo è nei guai: ha completamente dilapidato il patrimonio ereditato riuscendo anche ad accumulare dei debiti e vive con suo fratello, invasato di Yoga, in una casa oggetto di sfratto nel centro di Bologna. L’amica Michela, l’unica che continua a dargli fiducia, non può fare a meno di aiutarlo nonostante la bizzarra fissazione di lui per improbabili sceneggiate in cui assume a pagamento false identità. Messo alle strette da banche e agenzia delle entrate, dopo vari fallimenti di fuga, ha una grande intuizione: mettere in scena il proprio funerale. Con la complicità del fratello e di Michela trova al mare il corpo esanime di un immigrato e lo porta a Bologna, ma al suo ritorno fa una scoperta che gli sconvolgerà i piani.
“Il Mio Giorno”, 2015 di Stefano Usardi con Sergio Fiorentini
Matteo ha 72 anni e ha deciso di farla finita. Ma organizzare una festa per il suo ultimo giorno è più difficile del previsto. Matteo si scontra con lo scetticismo delle persone contattate e la difficoltà a far capire le proprie intenzioni. Fino a quando conosce Elena, 50 anni, imprenditrice di un’agenzia funebre. La donna, divertita dalle bizzarre richieste di Matteo, decide di assecondarle. Tutti i parenti, al contrario,si adoperano per dissuaderlo. In una girandola di situazioni paradossali, tra corredi funebri improbabili e lapidi all’ultimo grido, si giunge ad un finale inatteso di cui tutti i personaggi sono protagonisti inconsapevoli.
“Ventisette”, 2011 di Stefano Usardi con Giovanni Morassutti
Completamente autoprodotto e girato in digitale in soli quindici giorni, il film racconta la storia di Marco, bibliotecario appassionato di formiche. Dal carattere solitario e con poche relazioni sociali, Marco riesce a entrare con il passaparola nella quotidianità di alcune persone, di cui osserva i comportamenti. Riuscirà a mantenersi distaccato fino all’incontro con Laura, quando la cosa gli sfuggirà di mano.